Ciao, sono Riccardo,
titolare della Cofert insieme a mio fratello Michele e mia mamma Marisa.
Benvenuto sul nostro blog e in questo nuovo articolo in cui affronterò un problema decisamente attuale.
“L’acciaio scarseggia, come la plastica e per l’alluminio ci sono tempi di consegna (e costi) insostenibili”.
È questo l’allarme lanciato da Federmeccanica e il fattore “scarsità dell’acciaio” è quello che ci riguarda, a noi del settore dei prodotti siderurgici, più direttamente.
In questo articolo che ti ho preannunciato da qualche giorno proverò a darti il mio punto di vista sulla situazione attuale ed anche una previsione dei tempi di durata della stessa.
Devi sapere che in questo preciso momento alcune tipologie di acciaio e i conseguenti semilavorati o lavorati prodotti siderurgici sono letteralmente introvabili.
È un problema che non ha precedenti, più grave in se dell’aumento conseguente dei prezzi.
Il rischio concreto è della chiusura di alcuni stabilimenti produttivi del settore.
Nella filiera dell’automotive alcuni produttori di acciai hanno già chiuso gli impianti per mancanza di materie prime, semilavorati e semiconduttori.
In siderurgia a mancare sono soprattutto i prodotti piani, coils, lamiere ed il prezzo base, in un anno, è più che raddoppiato. I tempi di consegna si sono allungati di 9 settimane e la qualità media si è abbassate al limite dell’inadeguatezza.
C’è stato anche un oggettivo problema logistico con un ritardo di due settimane (tanto) per alcune consegne importanti nel mondo che dovevano passare attraverso il canale di Suez, (è noto il famoso blocco a causa della nave incagliata) ma che secondo me ha alimentato solo ulteriori speculazioni.
Ad accrescere le tensioni c’è un incremento globale della domanda ed una oggettiva presenza della Cina che sta acquistando materie prime, pagandole profumatamente, in tutta Europa.
Questo fattore potrebbe essere uno dei pochi elementi che realmente causa la carenza di materiali e il conseguente incremento dei prezzi. Dico questo perché il resto, probabilmente, è speculazione.
La speculazione c’è sempre stata, anche nel nostro settore, la novità è che adesso è enorme e si somma alla politica della Cina e alla reale mancanza di materiale.
Prima la Cina vendeva acciaio nel mondo, oggi l’acquista in grosse quantità e pagandolo caro.
I dazi, le tasse, l’antidumping, sembrano non sortire alcun effetto.
Che tempi ci attendono? Purtroppo non lo sappiamo ma possiamo solamente dirti che ad oggi le forniture a livello mondiale sono programmate per l’estate e probabilmente in parte anche per settembre e ottobre, mesi nei quali ci auspichiamo che questa vera e propria crisi del settore siderurgico si possa prima attenuare e poi dipanare del tutto, portandosi via “a braccetto” magari anche un po’ (…o anche tutto se vorrà) di virus.
Sappi che noi in Cofert saremo sempre trasparenti e ti invitiamo alla massima attenzione nella gestione dei tuoi acquisti, oggi più che mai.
Saluti Ferrosi
Riccardo Tumedei
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